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Seradis Furlanis - sierade
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- Scritto da Gabriele Stella
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La Pro Loco Par Narêt APS vi invita agli spettacoli di autunno:
Sabato 25 Ottobre
Ore 20:30 Spettacolo teatrale in lingua friulana con la compagnia “Il Tomât” di Udine che presenta la commedia“Prete per caso”.
"Due giovani disoccupati, per guadagnare qualcosa, s'improvvisano imbianchini in una canonica e per gioco uno di loro indossa una veste da prete. Iniziano quindi una serie di situazioni comiche ed un susseguirsi di incontri con caratteristici personaggi che rendono la storia un mix di risate e colpi di scena. La commedia presenta un susseguirsi di personaggi che, senza pretese moralistiche, culminano in uno scoppiettante finale di amicizia e aiuto reciproco."
Sabato 8 Novembre
Ore 20:30 Spettacolo teatrale in lingua friulana con “I Trigeminus” che presentano la commedia brillante “Pâr impusibil”.
In questa commedia portiamo in scena una situazione a dir poco incredibile, tutta giocata tra le pareti domestiche, a poche ore dal cenone di Capodanno.
Giulio ha organizzato una sorpresa per sua moglie Romea, ma nulla andrà come previsto. Tra colpi di scena, vicini impiccioni e imprevisti a raffica, ci troveremo immersi in un vortice di equivoci e situazioni assurde… fino a un finale del tutto inaspettato, e anche un po’ romantico.
Come sempre interpreteremo tutti i personaggi, con cambi repentini e ritmo serrato, dando vita a un racconto che – per quanto sembri impossibile – prende spunto da spaccati di vita fin troppo reali.
Perché a volte la realtà supera la fantasia… e fa anche molto ridere.
Domenica 23 Novembre
Ore 17:00 Concerto presso la rinnovata chiesa di San Martino a Nogaredo di Prato.
Per festeggiare San Martino patrono di Nogaredo di Prato, abbiamo organizzato un concerto all’interno della rinnovata chiesa parrocchiale durante il quale ascolteremo canti sacri di celebri autori europei e friulani per poi immergerci in una seconda parte interamente dedicata alla musica popolare del nostro territorio.
Saremo guidati in questo viaggio da:
Federico Lepre – Tenore
Carlo Rizzi – Organo
Sebastiano Zorza – Fisarmonica
FL Ensemble – Quartetto vocale
La partecipazione agli spettacoli è gratuita e l’ingresso consentito fino all’esaurimento dei posti disponibili.
Manifestazione è realizzata con il patrocinio del Comune di Martignacco, con la collaborazione ed il sostegno di Cultura Nuova nonché il contributo della Regione Friuli Venezia Giulia.
Lamps di Ricuars - episodio 3
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- Scritto da Michele Libralato
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Lamps di Ricuars - episodio 2
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- Scritto da Michele Libralato
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Continua la rubrica sulle storie delle vie di Nogaredo di Prato: Lamps di Ricuars. Oggi parliamo di via Lavia Destra, via Lavia Sinistra e via Zilli.
Via Lavia Destra (Borg des cisis)
È un viottolo pedonale che segue il Lavia. Dava la possibilità d’incamminarsi verso i “trois di Coloret“. Questo passaggio ora è interrotto, ma un tempo era molto frequentato dai bambini del paese per le passeggiate in campagna che, passando per la “strada del Lavia”, potevano proseguire fino alla Madonna dai “Roi” a Colloredo. Per un periodo, un prato “Là dal Coco” era stato trasformato in un campetto di calcio. La via si congiunge con Via Bonavilla, che ne è oggi l’ingresso principale.
Via Lavia Sinistra (Viottolo Lavia)
La via porta ai “Trois de Lavie”, un tempo molto frequentati dai ciclisti che andavano a Martignacco. Attraverso il guado del Lavia si raggiungeva il prat di “Micje” sul quale, nei periodi fra le raccolte del fieno, venivano disputate le più importanti sfide di calcio. La via completava lo storico “gir de Coderte”, percorso ad anello delle processioni religiose del paese, che, nei giorni di secca e senza pioggia, passando da via Pagnutti e attraversando il guado del Lavia ritornava in piazza e arrivava in Chiesa. La via si conclude in vari cortili storici abitati da varie famiglie del paese.
Via Zilli ( Pai Furnins)
È un’importante via agricola che porta nelle campagne dei “Furnins”, e prosegue verso le campagna di Colloredo attraverso la “strada del Lavia” che per un lungo tratto costeggia il torrente. All’angolo di via Zilli e via 4 Novembre era posato un grande masso dalla superficie piana utilizzato come tavolo, occupato quasi stabilmente dagli anziani del paese seduti a scambiarsi le loro opinioni sui fatti della cronaca paesana, e a giocare qualche partita a carte. Quando il masso era libero i ragazzi del paese vi si esibivano nelle loro prime partite di briscola. Nella via c’era l’osteria di Angeli “la di Pauli“ con il campo da bocce e accanto la falegnameria di Miri Angeli.
Lamps di Ricuars - episodio I
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- Scritto da Michele Libralato
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In questa rubrica pubblicheremo a puntate i racconti della vita paesana di qualche anno fa. Questi racconti sono stati pubblicati sul Lunari pal 2022 fatto stampare dalla Pro Loco Par Narêt di Nogaredo di Prato.
In questa serie di racconti conosceremo le vecchie vie di Nogaredo di Prato, i loro toponimi storici e come venivano utilizzate dai compaesani di un tempo.
Piazza San Martino (Piazza Fontebruna)
Al suo centro la fontana pubblica era rifornita da acqua potabile ed era utilizzata dalle famiglie della zona. Sulla piazza si affacciavano il Panificio, il C.R.A.L (Circolo Ricreativo Associazione Lavoratori con funzione di punto di incontro e osteria) e un negozio (anch’esso con osteria) “La di Gjeronin”. Per un periodo ci sono stati anche una Macelleria, un Negozio di frutta e verdura e la storica Officina meccanica di Silvano “Mecanic”. La piazza ospitava l’unica fermata della corriera e, su iniziativa di Nesmi, anche un distributore di benzina e miscela (benzina e olio, utilizzata dai motociclisti). Dalla piazza al sagrato della chiesa venivano disputate interminabili partite di calcio (senza distinzioni anagrafiche tra i partecipanti), e un infinità di altri giochi (per esempio pindul-pandul, cavalette, di platasi, palla prigioniera, di figurinis, di balutis, di pedoli e molti altri).
Via 1° Maggio (Via Udine)
La strada che porta a Udine passando per la “Statue”, la Cappella situata a metà strada fra Nogaredo e Passons, rifugio per i viaggiatori in caso di maltempo. Il percorso passava fra fitti filari di gelsi, che avevano i rami che raggiungevano la carreggiata, ostruendo la vista del sole e rendendo cupo il viaggio ai volenterosi ciclisti in transito. Il tragitto iniziava con le ampie curve di Vie “ Maù”, attraversava les “Blacjis”, per giungere a Passons e arrivare poi a Udine. All’inizio della via, appena dopo il ponte, all’angolo con via Lavia Sinistra, c’era la fontana pubblica, con una vasca lavatoio, riempita dall’acqua del ruscello che scendeva da Nord, passando all’interno dei cortili e sotto il pavimento di alcune abitazioni, per poi dirigersi verso via Udine. Al lato opposto l’officina meccanica di biciclette di Mario Sberei. Alla fine di via Udine, le famiglie Feruglio “chei des rosis”, vivaisti da cui era possibile acquistare fiori e ortaggi . E poco dopo l’officina da fabbro dei fratelli “Riedo e Angelin”.
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